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Nella preparazione del sapone sono impiegate diverse tecniche la maggior parte delle quali prevede una fase di ebollizione, particolarmente utilizzata dai piccoli e medi produttori.

L'obiettivo di questo processo è quello di rimuovere la glicerina e quindi ottenere un sapone pulito e purificato che sarà utilizzato come base per produrre barre, scaglie e polveri.

Nella prima fase del processo, i grassi vengono collocati nel bollitore mentre viene aggiunta gradualmente una soluzione di soda caustica, in questo modo si favorisce la reazione di saponificazione da cui si produce sapone e glicerina.

Queste due sostanze vengono separate utilizzando la salamoia quindi si passa alla fase di rimozione della glicerina e si passa allo stadio finale, quello di sedimentazione, in cui la massa viene trasformata in sapone pulito.

Il processo di ebollizione però richiede molto tempo; troppo per l'industria e per il mercato che richiede un produzione in notevole quantità.

Per questo motivo, i processi industriali impiegano acidi grassi per causare la reazione di saponificazione; questi ultimi rispetto ai grassi naturali non contengono impurità e pertanto non è necessario rimuovere alcunchè al termine della produzione.

A questo punto può iniziare il processo di idrolisi, prima fase verso il prodotto finito: questa procedura richiede in genere alcune ore, rispetto ai numerosi giorni necessari per il vecchio processo di ebollizione.

Le operazioni finali trasformano la massa calda proveniente dall'ebollizione o dalla produzione industriale nel prodotto finale desiderato.

A seconda dell'utilizzo a cui sarà destinato, il prodotto può essere trattato in diverse modalità: per il sapone da bagno ad esempio, la massa viene trattata con profumi e colori e viene essiccata sotto vuoto; e solo successivamente viene raffreddata e solidificata.